Applicazioni: a lavoro come a casa
Quanto ci piacciono gli acronimi… Così dopo aver a lungo parlato del BYOD, tanto da aver ormai capito che ci si riferisce alla tendenza di usare i propri dispositivi tecnologici anche al lavoro, ora è un’altra tendenza a far discutere (e preoccupare) le aziende: BYOA che sta per Bring your Own App.
Tablet, smatphone, phablet e wearable devices hanno tutti in comune una cosa: le app. E dopo aver iniziato a usare promiscuamente i nostri dispositivi privati anche per il lavoro, è ovvio iniziare ad usare le nostre app preferite per organizzare il lavoro in azienda, per lo storage e la condivisione. L’81% degli utenti, infatti, preferisce usare delle app per accedere alle risorse da mobile e di fatto queste vengono importate all’interno dell’azienda. Questa tendenza si manifesta soprattutto nelle aziende con una rete commerciale sviluppata o con impiegati giovani.
Se da un lato il BYOA consente di aumentare la produttività e risponde alle esigenze di libertà e flessibilità che caratterizzano il lavoratore moderno (soprattutto quando compie un lavoro in mobilità), rappresentando un grande beneficio per l’azienda. Dall’altro lato, il BYOA pone le aziende e i dipartimenti IT davanti a una nuova (vecchia) sfida: quella della sicurezza dei dati aziendali e della privacy.
La migliore soluzione sarebbe ovviamente soddisfare le aspettative dei lavoratori, dando loro degli strumenti al pari di quelli usati, ma sviluppati dall’azienda. Il Bring Your Own App si trasforma in Build Your Own App (Costruisci la tua applicazione). Stesso acronimo, app store aziendale. Tuttavia, la migliore soluzione non è né la più semplice né quella a portata di tutti.
Cosa fare, allora, se non si ha il budget per sviluppare app e software da mettere a disposizione dei dipendenti? Prendere atto che, con o senza il permesso dell’azienda, i lavoratori sfrutteranno le comodità messe loro a disposizione dalla tecnologia mobile è un primo passo importante. Questo permette all’azienda di mantenere un certo controllo, provvedendo a proteggere i dati critici e informando i dipendenti su rischi e regole aziendali.