Mission critical ICT: la rete a servizio delle aziende e della PA
Innovation Talks, cioè l’innovazione parla. E lo fa alle aziende, alle istituzioni e alle pubbliche amministrazioni nel ciclo di incontri “Innovation Talks” promossi da Alcatel Lucent. Nel primo di questi eventi, che si è tenuto lo scorso 26 marzo a Roma, i rappresentanti del mondo industriale e delle istituzioni si sono confrontati sulle opportunità e sulle sfide delle cosiddette reti mission critical.
I servizi ICT che oggi abbiamo a disposizione stanno rivoluzionando il nostro modo di comunicare, di scambiarci e di accedere alle informazioni, moltiplicando al tempo stesso il numero di terminali e di media. Stessa cosa accade per banche, amministrazioni pubbliche, aziende di servizi e industriali, aziende di trasporto. Le nuove tecnologie offrono grandi opportunità di crescita, nascondendo però delle insidie non da poco, dal momento, che in questi casi un’interruzione del servizio può avere effetti di larga scala e mettere a rischio la sicurezza di cose e persone.
Confrontandosi con il cloud, i big data, virtualizzazione, BYOD, le aziende affrontano nuove e cruciali sfide. Sfide che riguardano la disruptive innovation, come chiamata da Andrea Rangone, professore di Business strategy ed e-business del Politecnico di Milano, durante il convegno. L’innovazione a cui stiamo assistendo, rapida, imprevedibile e con impatto globale, sta cambiando e ampliando il concetto di ciò che è mission critical Ict. Non ci riferiamo più solo alle reti della Difesa, ai trasporti, alle utility e alle banche. A questo elenco si aggiungono molte altre voci.
Qual è, allora, l’esigenza di imprese e istituzioni? “Servono modelli di business nuovi, basati sulla rete”. Come nei casi presentati nel corso dell’evento, la rete di comunicazione è la base su cui costruire servizi efficaci per i diversi clienti. Ammesso che la rete abbia delle caratteristiche ben precise che valgono per qualsiasi settore e che sono, come elencate da Alberto Lotti, direttore marketing Alcatel-Lucent Italia, semplicità, resilienza, affidabilità, prevedibilità e sicurezza.
La missione dei Bell Labs, secondo le parole di Herbert Mittermayr, principal consultant di Bell Labs Consulting, è anticipare l’innovazione, prevedere i cambiamenti e renderli controllabili. Nel 2020 ci saranno 70 miliardi di cose connesse; tra il 2012 e il 2017 si prevede che il traffico data center e cloud aumenterà del 440%; nel 2017, 3,9 miliardi di persone saranno connesse a Internet, soprattutto su mobile. Stando a queste previsioni, si dovrà quindi strutturare la rete in modo che possa “rispondere al boom del traffico e anche a esigenze di personalizzazione e flessibilità senza precedenti, una rete sempre più spostata sul cloud, definita dal software (Sdn), con virtualizzazione delle funzioni di rete (Nfv) e ottimizzazione ottica/Ip”.