Applicazioni cloud-based: i lavoratori sono pronti, le aziende un po’ meno
Le priorità della forza lavoro sono cambiate e il bisogno di flessibilità e di lavorare in maniera più rapida e intuitiva rappresenta una richiesta che i datori di lavori non possono più ignorare. A rispondere a questa necessità ci pensano le moderne tecnologie, tra dispositivi mobili e applicativi cloud-based. Sono tanti i lavoratori consapevoli dei benefici apportati dal cloud computing e a dare un po’ di numeri ci pensa il Report CloudReady di Kronos.
Dei 1000 lavoratori intervistati (provenienti da Regno Unito e Paesi Bassi e impiegati in diversi settori), quasi due terzi ritengono il cloud un valido aiuto nello svolgimento dei loro compiti quotidiani. In media, in un mese i lavoratori usano sei differenti applicazioni cloud-based e le preferiscono di gran lunga ai software on-premise (dall’83% degli intervistati). E se questo non bastasse, è convinzione generale degli intervistati che il numero di persone che usano applicazioni cloud per il lavoro è destinato ad aumentare.
Tra le applicazioni cloud più usate durante gli orari di lavoro ci sono quelle per la condivisione e l’archivio di dati (71%), seguite da app di e-mail (51%) e social networking (49%).
Le ragioni dell’uso del cloud computing al lavoro e i vantaggi riconosciuti dai lavoratori sono soprattutto la flessibilità, citata dal 91% degli intervistati, e la possibilità di accesso in tempo reale, citata dall’89%. La flessibilità, comunque, è ampiamente riconosciuta come il beneficio principale.
Il cloud computing è diventato una risorsa lavorativa talmente importante da essere una discriminante nella scelta del posto di lavoro. Il 49% degli intervistati ha, infatti, dichiarato di considerare le tecnologie messe a disposizione dall’azienda se si stanno valutando diverse offerte di lavoro. Questa percentuale sale a 59% per gli impiegati più giovani (18-24 anni).
Questi numeri dimostrano che il cloud computing è una realtà ormai sdoganata nel mondo lavorativo. Ma se i lavoratori si dimostrano pronti ad abbracciare le applicazioni cloud-based e ne colgono i benefici, non si può dire altrettanto per le aziende. Oltre la metà degli intervistati riferisce che nella propria azienda l’uso delle app su cloud è praticamente incontrollato. In questo modo il lavoratore è lasciato a se stesso: senza che l’azienda abbia un controllo sulle app che usa e senza poterne sfruttare al massimo le potenzialità.
Per sfruttare appieno le potenzialità del cloud computing occorre, quindi, che le aziende si allineino ai comportamenti dei lavoratori e che forniscano loro gli strumenti e il know how per aumentare la loro produttività.