Dal BYOD al BYOW. Il futuro è da indossare
Il BYOD è ormai sorpassato: sdoganato il luogo di lavoro ai dispositivi mobili di proprietà dei dipendenti ora si apre la strada a nuovi trend e nuove sigle. Così si inizia a parlare di BYOA (Bring your own apps) e BYOW (Bring your own wearable) e a farlo è Thomas Davies, capo di Google dell’Enterprise in Nord Europa. Secondo Davies, i manager IT devono iniziare a fare i conti con la Wearable technology (tecnologia indossabile), che sarà la prossima tentazione tecnologica per chi lavora in mobilità. “BYOD: la nave è salpata. Ora stiamo entrando nel bring your own apps. La prossima ondata consisterà nel bring your own wearable. La realtà è che non esiste un perimetro IT. Dobbiamo trovare un modo per imbrigliare il potere della consumerisation dell’IT e portarla in ambito enterprise. Ogni tecnologia consumer usata da molte persone e semplice d’uso ed intuitiva, entrerà in ufficio” così Davies ha commentato in un evento all’Atmosphere di Londra.
Ai dipartimenti IT, che stavano ancora affrontando il braccio di ferro tra sicurezza dei dati e esigenze di mobilità, non resta quindi che preparsi anche a questa (probabile) nuova ondata di dispositivi che si affermeranno come standard in un futuro prossimo. Secondo Dan Cobley di Google UK, infatti, la rivoluzione della tecnologia da indossare seguirà lo stesso andamento del mercato degli smartphone. Parliamo di Google Glass e smartwatch saranno altri elementi di un mondo che Google vede suddiviso in sei schermi. Le aziende avranno quindi sei display (smartphone, tablet, desktop, auto connesse, smartTV e wearable tech) dove far passare i loro messaggi e i loro dati.