Il deskphone è morto. Lunga vita al deskphone
Con tutti i mezzi che abbiamo oggi a disposizione per comunicare si è portati a pensare che il telefono fisso sia ormai non necessario. In effetti, di alternative ne abbiamo tante e diventano sempre più efficienti. Gli smartphone sono diventati compagni inseparabili (tanto che c’è chi soffre di nomofobia, ossia la paura di restare senza mobile). I servizi VoIP sono garantiti da connessioni veloci e permettono di comunicare in modo fluido e l’alternativa della video conferenza è sempre più apprezzata.
In ambiente lavorativo, però, tutte queste alternative sembrano non reggere il confronto con il caro vecchio deskphone, che conserva saldo il suo posto sulle scrivanie degli uffici.
Sarà merito di soluzioni “evolute”, come il Premium Deskphone di Alcatel-Lucent, che offrono agli utenti una qualità di comunicazione e di esperienza d’uso che altri sistemi non garantiscono. Fatto sta che il telefono fisso è considerato uno strumento di lavoro più importante di cellulari e smartphone.
È quanto emerge nel sondaggio Pew Research Internet Project survey, “Technology’s Impact on Workers”, condotto da GfK Group, volto ad investigare l’uso delle tecnologie sul posto di lavoro. Tra gli strumenti tecnologici usati, secondo gli intervistati, i più utili sono le e-mail (per il 61% degli intervistati) e internet (per il 54%). Seguono in questa classifica il telefono fisso (35%) e il cell e lo smartphone (utili per il 24% degli intervistati). Fanalino di coda, i social network sono considerati utili al lavoro solo dal 4% degli intervistati. La classifica cambia se si prende in considerazione la differenza tra chi lavora in ufficio e chi, invece, ha un lavoro in mobilità. Come si vede dall’immagine sotto, chi è lontano dall’ufficio ritiene il telefono fisso e il cellulare strumenti più importanti di e-mail e internet.
Allora siamo pronti a celebrare il funerale del telefono fisso? Direi proprio di no.