Il valore delle Comunicazioni Unificate per le PMI
Sempre più PMI puntano sulla Collaborazione e Comunicazione Unificata (UCC). A svelarlo è una ricerca internazionale commissionata da Aastra e condotta da Frost & Sullivan su 315 aziende partner, allo scopo di comprendere l’adozione dei servizi real-time di comunicazione (l’Instant messaging (chat), VoIP, videoconferenza ecc) e i benefici percepiti dalle PMI.
I maggior benefici indicati dagli intervistati riguardano il risparmio in termini di costi e il miglioramento della produttività, questo anche in relazione al fatto che la maggior parte delle PMI che adottano strumenti di comunicazione unificata sono organizzazioni che hanno sedi diverse o che utilizzano contratti di telelavoro e in cui, di fatto, videoconferenze e chat rappresentano strumenti indispensabili per coordinare il lavoro di gruppo. Sarà anche per questo che tra i servizi già implementati figurano soprattutto l’audio-conferenza (83%) e il VoIp (81%), mentre la videoconferenza è presente nel 47% dei casi.
La ricerca, oltre a esaminare l’importanza dei servizi UCC per le aziende, ha rivelato anche barriere all’adozione e i criteri usati nella scelta dei diversi strumenti a disposizione delle aziende. Il criterio fondamentale che è emerso per la maggior parte degli intervistati (83%) è la semplicità di utilizzo, mentre tra le barriere che le PMI incontrano nell’adozione dei servizi UCC, la prima grande difficoltà indicata riguarda la mancanza di risorse, economiche ma anche umane. A spaventare più della metà degli intervistati sono poi i costi di integrazione (54%) e i costi di licenza (51%).
Questa ricerca evidenzia un atteggiamento più conservativo delle PMI rispetto alle grandi imprese, bilanciato però dal riconoscimento dei benefici oggettivi dei servizi di comunicazione real-time e dalla volontà a integrare gli strumenti UCC, non appena le condizioni macro-economiche saranno migliorate.