Per chi non fosse pratico del mondo Alcatel-Lucent Enterprise facciamo un breve riassunto. ALE è una multinazionale che progetta e sviluppa soluzioni voce e dati per le aziende. Lo fa in tutto il mondo e il parco macchine installato è di gran lunga il primo fra tutti i produttori di sistemi telefonici. Possiamo tranquillamente affermare che ALE è la Apple della telefonia perché come faceva la Apple progetta in casa hardware e software rendendo così i suoi prodotti performanti, sicuri e di facile utilizzo per gli utenti finali senza bisogno di manuali proprio come la grande mela morsicata.
Bene, partiti da questo punto andiamo a definire cosa sono per noi le Unified Communication & Collaboration o UCC come piace molto agli americani. Traducendo letteralmente possiamo parlare di Comunicazioni e Collaborazione Unificata il che significa tutto e niente. Tutto perché comunicare e collaborare lo si può fare ormai con decine di soluzioni più o meno adatte alle aziende e più o meno di moda:
- Whatsapp
- Hanghout / Meet
- Messenger
- Slack
- Skype
Tutti questi servizi a pagamento e gratuiti sono piattaforme online di multinazionali che ci permettono di rimanere in contatto tramite gruppi o team di lavoro per scambiarci messaggi, chiamate audio e video, per condividere documenti e/o collaborare in tempo reale alla stesura di file condivisi usando una unica interfaccia fra PC/MAC e dispositivi mobili come smartphone e tablet.
Collaborare o comunicare in modo unificato?
Possiamo dire che tutti questi servizi si, ci permettono di collaborare in modo unificato, ma di certo non sono gli strumenti giusti e adatti per permetterci di comunicare in modo unificato. Prima di tutto possiamo comunicare solo con chi è presente all’interno della piattaforma quindi immaginiamo di avere colleghi e magari qualche fornitore. Poi sono completamente scollegati da tutto il mondo della fonia aziendale. In questo caso anche se ho una meravigliosa condivisione su Slack per gestire un progetto da 30K i miei collaboratori non potranno mai fare una audio conferenza al volo con il mio numero aziendale perché Slack non sa nemmeno dell’esistenza del mio centralino.
Se vogliamo realmente abbracciare le unified communication & collaboration dobbiamo partire dal presupposto che le comunicazioni ad oggi sono per la maggior parte ancora offline e con offline intendo dire che vengono effettuate con strumenti e servizi non direttamente collegati ad Internet e non tramite una app su smartphone. Ogni azienda ha un numero di telefono pubblico a cui chiunque può chiamare se vuole parlare con noi. Chiunque di noi ha uno smartphone che di base fa ancora una cosa fondamentale, ha una SIM con il nostro numero di cellulare. Per quanto se ne dica le aziende telefoniche sono ancora in crescita per fatturato e utili e questo significa solo una cosa, le persone parlano ancora al telefono e lo fanno sempre di più.
Customer Journey e acquisizione dei clienti nel mondo reale
Pensiamo ad un momento a come viene gestito il processo di acquisizione di un nuovo cliente per una azienda qualsiasi che non venda solo tramite eCommerce. Diciamo che ci sarà una primissima fase di marketing in cui si pubblicizzano contenuti con prodotti e servizi principalmente online o se se siamo una realtà molto locale anche offline tramite volantini o stand fisici.
Dopo la prima fase di ricerca dovremo dirottare tutti questi potenziali utenti, lead o clienti ad una landing page sempre online dove cercheremo di raccogliere i loro dati e spingerli a fare un’azione, contattarci. Qui è dove entra in gioco il mondo delle UCC. In base al tipo di azienda che stiamo promuovendo possiamo richiede l’invio di un modulo tramite email o form oppure potremmo aprire una chat con un nostro operatore o meglio ancora potremmo dare l’opzione di chiamarci direttamente con audio e/o video.
Se vendi gomme per camion, se hai un pronto intervento per ospedali o se sviluppi siti web o sistemi IoT farti chiamare risulta ad oggi l’opzione con il più alto tasso di conversione sul mercato. Ci sono diverse spiegazioni psicologiche per questo ma a noi interessa solo sapere che il nostro potenziale cliente possa parlare con la persona giusta nel momento giusto ossia quando vuole acquistare.
Se abbiamo scelto come sistema di UCC Skype allora potremo parlare con il nostro cliente solo se avremo sia noi che lui attivato skype e avremo effettuato una connessione fra di noi. Per Whatsapp le cose migliorano perché basta avere i rispettivi numeri di cellulare ma anche qui non credo che una azienda di 50 persone pubblichi il numero di cellulare e non il numero di rete fissa aziendale.
Rivolgendoci a soluzioni e sistemi che possono avere visibilità solo della parte online lasciamo fuori tutti quei contatti che ancora oggi arrivano dal mondo offline. Numeri di cellulare, sistemi di operatore automatico, IVR, messaggi de benvenuto sono tutte soluzioni offline che continuano a servire la più nobile delle cause. Aumentare il fatturato.
RAINBOW il primo sistema UCC che unisce online e offline
ALE ha deciso di unire questi due mondi portando i propri sistemi telefonici presenti in milioni di aziende a contatto con Internet e con il mondo della Customer Journey connettendo tramite una soluzione Hybrid Cloud i centralini installati fisicamente nella sede di un cliente con una piattaforma di Unified Communication & Collaboration unica nel suo genere RAINBOW.
Unica non perché ha chissà quale funzionalità nascosta, chat / audio / video / gruppi / audio conf / video conf / desktop sharing, sono tutte opzioni comuni fra i servizi elencati sopra. Ma è unica perché posso integrare tutti questi servizi con una semplice chiamata audio fra me e il mio cliente. Questa chiamata può partire da una applicazione installata nello smartphone del mio lead o dal mio sito internet tramite un modulo gratuito che posso sviluppare o far sviluppare a terzi. Posso dare assistenza tramite RAINBOW sfruttando le video conferenze o il desktop sharing senza per questo dover uscire ed essere presente in sede con il cliente finale. Posso addirittura sostituire una piccola filiale di banca con un monitor, video camera e microfono tutto HD e mettere in contatto diretto il cliente con l’operatore della sede centrale. Immaginate la diminuzione dei costi.
RAINBOW API collegare un sito direttamente al nostro centralino
Qual’è la peggiore delle ipotesi per chi si occupa di marketing inbound? Credo sia comune il non poter agganciare un lead quando ha deciso di comprare un prodotto ma non riesce a farlo con noi e passa quindi alla concorrenza. Tramite le API rilasciate da ALE possiamo sviluppare moduli di contatti che prevedono chat / audio / video scrivendo poche righe di codice e collegando l’utente con un nostro collaboratore interno il quale non dovrà fare altro che rispondere al telefono e iniziare la trattativa.
Possiamo tramite le API aggiungere ad una nostra applicazione le funzionalità telefoniche sfruttando le linee del nostro centralino dando così all’esterno un’immagine molto più organizzata e solida che aiuterà sicuramente le vendite.
RAINBOW può, grazie alle API, trasformarsi in uno strato intermedio per tutte quelle realizzazioni di sistemi IoT in cui alla presenza di un evento ci deve essere come notifica anche una chiamata ad una persona fisica o a più persone per gestire una emergenza o un’azione supervisionata da un essere umano e non da un robot.
Le API sono l’unico sistema tramite cui unire in sicurezza il mondo online con il mondo telefonico offline
Quello che Alcatel-Lucent Enterprise ha deciso di fare con RAINBOW non è quello di dare un modo per chattare e fare audio e video chiamate gratuite da pc e smartphone. La filosofia che c’è dietro è proprio quella di connettere i centralino con il mondo online e soprattutto con il percorso di acquisizione clienti (Customer Journey) che è l’unico modo per generare nuovo business e mantenere quello esistente.
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