Smart Working: cosa significa e perché aiuta le aziende
Smart Working la nuova frontiera del lavoro aziendale: è solo un ennesimo termine alla moda oppure un nuovo modo di pensare e organizzare il lavoro in azienda?
Abbiamo cercato di rispondere a questa domanda perché sempre più spesso i clienti vogliono sapere da noi quali sono i trend del mercato e come possiamo aiutarli a crescere in campi sempre più competitivi. In realtà, forse per la prima volta, stiamo usando un termine che centra pienamente il pensiero che c’è dietro la tecnologia usata per lo Smart Working. Lavoro intelligente, non è altro che questo.
Siamo abituati da sempre a pensare ad una azienda come un posto fisico, più o meno bello e confortevole, in cui ci rechiamo tutti i giorni, tutti i mesi e tutto l’anno. Entriamo e abbiamo la nostra scrivania, il PC, il telefono, il fax, la fotocopiatrice e tutto quello che ci serve per fare il nostro lavoro da ufficio. Oggi grazie alla tecnologia possiamo fare molto di più.
Vi ricordate un’altro termine molto in voga fino a poco tempo fa: il telelavoro. Bene hanno solo deciso di aggiornare il termine e condirlo con tecnologie e funzionalità che oggi possono realmente dare la possibilità ad un dipendente di lavorare al 100% delle sue capacità anche fuori sede. Da casa, da una città qualsiasi o dal classico albergo a 5 stelle.
Partiamo dal presupposto che non tutte le aziende sono in grado di gestire i dipendenti in questo modo e che non tutti i business possono sfruttare lo smart working con successo. In alcuni casi il lavoro fisico in sede è l’unica possibilità per fare business a ottimi livelli. Ma mettiamo da parte il discorso mentale e politico interno delle aziende e andiamo a vedere cosa fisicamente e realmente serve, ad un’organizzazione e ad un’azienda, per abbracciare la filosofia dello smart working.
Tecnologia sicura e automatizzata dentro e fuori le mura aziendali
Il primo aspetto che si deve valutare quando decidiamo di dare l’opportunità ai nostri dipendenti e collaboratori di lavorare anche fuori sede è la SICUREZZA. Connettersi da casa, da un bar o un albergo non è certamente sicuro come stare davanti alla propria scrivania a Milano o Roma. I dati aziendali, i file di progetto, le offerte, i database devono essere protetti da diversi strati di accesso. Non bastano le classiche credenziali username e password. Dobbiamo prevedere certificati SSL, dispositivi riconosciuti come sicuri e location preventivamente riconosciute. Ad esempio io posso collegarmi al mio ufficio usando il mio iPad e usando la connessione 4G aziendale, mentre se sono in treno e uso il wifi di trenitalia avrò un accesso limitato.
La rete deve adattarsi in modo automatico ai vari utenti e dispositivi anche perché gestire fisicamente a mano ogni singola connessione risulterebbe talmente costoso in termini di tempo e risorse che lo smart working diventerebbe immediatamente peggio del lavoro in sede.
Connessioni adatte al traffico in ingresso
Il tutto si basa su connessioni tramite internet, ecco perché se alla base non ci sono connessioni dati (xDSL, Fibra, ponti radio) di qualità nessuno può permettersi di organizzare la propria azienda sfruttando i principi dello smart working. Una buona prassi è usare connessioni diverse per profili e gruppi diversi. I commerciali molto probabilmente dovranno avere accesso a file PDF o pagine web interne quindi il loro consumo di banda sarà relativamente basso.
Un progettista che deve collaborare con uno o più colleghi dovrà fare delle video conferenze, condividere file di grandi dimensioni e avere pieno accesso 24 ore su 24 per lavorare e progettare una soluzione entro la data stabilita. Si preferisce in questa caso fornire i progettisti di una connessione solo per loro in modo da dare la massima priorità e usabilità di tutta l’infrastruttura.
Ripensare gli orari di lavoro
Se si abbraccia una filosofia di Smart Working non esisteranno più gli orari da ufficio per molti di voi. Il lavoro non sarà valutato tramite la quantità di ore in cui state in ufficio, ma per i progetti chiusi con il vostro team. Spesso infatti si nota che dare più libertà stimola le persone che lavoreranno di conseguenza più ore di quelle previste per raggiungere risultati ancora migliori di quelli richiesti.
In questo modo si punta sulle qualità personali del singolo per creare gruppi di talento che possono vincere le sfide che il mercato ci pone ogni giorno.
Lo SMART WORKING non è un semplice termine inglese, è un modo di vivere e sviluppare le aziende puntando sulle persone e non sui prodotti che vendiamo.
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