Il futuro delle Comunicazioni Unificate

unified communicationSecondo le stime, tra il 2014 e il 2016 il mercato delle Unified Communication & Collaboration passerà da 26.2 miliardi a 38 miliardi di dollari. Stando a questi dati, il settore delle UC presenta grandi aspettative di crescita. Ragion per cui ci si inizia a interrogare sul futuro delle UC. E se ne parlerà senz’altro all’UC Expo 2015, il più grande evento europeo dedicato alle comunicazioni unificate, che si terrà a Londra il prossimo mese. In quell’occasione interverrà anche Xavier Martin, vice presidente, Corporate Marketing and Communications di Alcatel-Lucent Enterprise, che in un recente post sul blog dell’azienda ha anticipato le sue idee.

Quali sono, dunque, le strade che le UC dovranno percorrere, secondo Martin? Di certo l’evoluzione più importante la si dovrà fare guardando all’utente, ragionando in un’ottica di “consumerizzazione”. Orientare le soluzioni UC al cliente significa offrire esperienze non tecnologie. E in effetti a tutti noi in quanto consumatori quello che interessa è l’esperienza d’uso: la possibilità di accedere ai servizi di cui abbiamo bisogno nel momento in cui ne abbiamo bisogno. Che si tratti di collaborare, comunicare, accedere ai contenuti in mobilità e da tutti i nostri dispositivi.

Il secondo significativo cambiamento per le UC, sempre secondo Martin, riguarda la personalizzazione dell’offerta. Se fino ad ora, infatti, le soluzioni aziendali offerte miravano ad offrire tutto a tutti, sommando applicazioni su applicazioni, ora anche in questo settore ci si deve adeguare a quella che possiamo chiamare cultura dell’on demand. L’uso di smartphone e tablet ci ha abituati a scaricare solo le app che ci servono, creando di fatto degli strumenti su misura per noi stessi. Allo stesso modo anche le UC devono essere rese e intese come app. Martin parla di “appificazione” delle UC (scusate la brutale traduzione). Con il termine “appify” si intende il passaggio verso soluzioni pensate per soddisfare il singolo utente o gruppi di utenti, non più intere organizzazioni. In questo modo, l’utente sarà in grado di scegliere dal mazzo delle possibilità offerte le app in grado di rispondere alle proprie necessità di comunicazione. Un cambiamento che sta già avvenendo e che, come già detto, non fa altro che rispondere alle esigenze dell’utente di avere soluzioni sempre più su misura.