Abbiamo parlato la scorsa settimana del pericolo, vero o presunto che sia, del collasso della rete wireless italiana, ovvero della grande fatica che la rete mobile fa per “rimanere in piedi” sotto i colpi virtuali di smartphone, netbook ed iPad.
Se le compagnie telefoniche sono corse ai ripari dicendo che non è assolutamente vero e che siamo in grado di mantenere ancora migliaia di connessioni, allo stesso tempo è chiaro a tutti il calo di prestazioni della rete in orari in cui la stessa è sottoposta a stress, ed in questo caso non stiamo parlando solo di rete mobile ma di ADSL ecentralini telefonici.
Siccome accade spesso che Internet venga veicolato da Telecom a prescindere da chi sia il nostro provider, visto che Infostrada e gli altri sono sovente sotto rete Telecom appunto, la più grande azienda di telecomunicazioni italiana ha deciso di bonificare la situazione potenziando le centraline:
“Telecom Italia potenziera’ entro fine anno trecento centrali telefoniche per internet a larga banda su rete fissa Adsl, creando cosi’ ‘spazio’ per nuovi clienti diretti o per linee offerte all’ingrosso agli operatori concorrenti. Si tratta della maggior parte delle cinquecento centrali sature che, a inizio anno, erano state chiuse all’attivazione di nuove linee”.
Il problema era stato sollevato proprio dai concorrenti di Telecom (Vodafone, Wind/Infostrada, Fastweb e BtItalia) perchè pare vi fossero di grossi problemi di connettività causati appunto dalla chiusura di questo gran numero di centrali telefoniche.
Rimane curiosa la situazione italiana dal punto di vista della Rete, visto che pur con la privatizzazione e liberalizzazione del settore, tutti i fili che contano passano ancora da mamma Telecom, annichilendo di fatto la posizione degli altri gestori che dipendono in tutto e per tutto dalla suddetta.
Gira da tempo un comunicato stampa, un comunicato di stampo politico ma basato su argomentazioni riguardanti lereti wireless e Internet, secondo cui la presenza di reti senza fili e di banda larga all’interno degli ospedali e delle case di cura, lenirebbe di fatto la frustrazione di alcuni malati che non potendo uscire dalla propria stanza si sentono esclusi ed abbandonati.
È un dato di fatto che nel nostro Paese lo sviluppo tecnologico vada di pari passo con quello economico e si muova su cifre simili pari a prefissi telefonici o anche meno.
Da anni, peraltro, si dibatte sul difficile superamento anche in Italia del digital divide ossia del divario esistente tra chi ha accesso effettivo alle tecnologie dell’informazione (in particolare personal computer e internet) e chi ne è escluso, in modo parziale o totale anche perché il Belpaese resta al di sotto della media europea per quanto riguarda la copertura della cosiddetta banda larga intesa quale collegamento veloce ad Internet garantito dalla tecnologia ADSL.
Se lo Stato centrale e le Regioni iniziassero ad adottare efficacemente un piano per la diffusione della banda larga a partire da tutti gli edifici pubblici per poi passare alla copertura integrale del Territorio chiaramente il problema sarebbe superato, ma allo stato attuale pare che i segnali di quella che doveva essere una rivoluzione infrastrutturale necessaria per il Paese siano ancora da encefalogramma piatto o quasi.
Se gli ospedali e le case di cura fossero dotate di banda larga gratuita potrebbero essere alleviate almeno parzialmente le sofferenze di chi è costretto a letto o a non potervi uscire fisicamente.
Peraltro, la diffusione gratuita dell’adsl all’interno di dette strutture consentirebbe anche a quei pazienti dotati di un semplice notebook o dei piccolissimi netbook di poter vedere a qualsiasi ora del giorno o della notte i propri parenti ed amici anche a migliaia di chilometri di distanza utilizzando programmi basati sulla tecnologia VoIP come ad esempio Skype o FringOut.
Voice over IP (Voce tramite protocollo Internet), acronimoVoIP, è una tecnologia che rende possibile effettuare una conversazione telefonica sfruttando una connessione Internet o un’altra rete dedicata che utilizza il protocollo IP.
Leggendo soltanto queste poche righe ci si rende perfettamente conto del potenziale dirompente di un tipo di tecnologia che si mette di traverso, o meglio che mette il bastone tra le ruote alle più potenti multinazionali del pianeta, ovvero le lobby che gestiscono le telecomunicazioni che oggi sono probabilmente il settore strategico più importante.
Le grandi aziende fanno fatica a stare al passo delle nuove tecnologie e, come è sempre accaduto, i piccoli ed agili che hanno buone idee tentano di incunearsi trovandosi davanti monolitici blocchi quasi istituzionalizzati che sono le varie Telecom del mondo.
Questo era successo a Skype per esempio, primo nome conosciuto ad usare il VoIP come veicolo telefonico, questo succede a tutti i servizi di SMS via Internet e questo avviene a coloro che si mettono “contro” le multinazionali.
Ma tutte queste difficoltà non fermano il progresso e FringOut, per ora solo su sistemi operativi Symbian ma a breve anche suGoogle Android, non pare intimidito dal blasonato Skype:
“La concorrenza arriva sul VoIP e Fring lancia la sua sfida a Skype con il servizio FringOut che in modo del tutto analogo a SkypeOut consente di chiamare via Internet anche telefoni fissi e cellulari. Il servizio è naturalmente a pagamento ma le tariffe a consumo sono inferiori a quelle di Skype: FringOut costa infatti 1.3 centesimi di euro al minuto per chiamare i fissi e 16 centesimi per i cellulari. Per contro Skype (che però offre convenienti abbonamenti) tariffa rispettivamente 2.2 e 28.8 centesimi per fissi e cellulari.”. dday.it
Come è chiaro, su telefonia mobile, il sistema FringOut è competitivo e se sbarcherà su un sistema operativo per cellulari sempre più usato ed in enorme boom come Android, c’è da scommettere che anche per Skype siano arrivati i momenti di “subire” una agguerrita concorrenza.
La domanda potrebbe sembrare banale ma in realtà se un utente/cliente rappresentato da una piccola o media azienda, ha intenzione di installare un centralino, la prima cosa che si chiede è “ma quante telefonate passano contemporaneamente da un centralino?”.
MR Service fornisce centralini telefonici Alcatel-Lucent, Wildix, tradizionali e VoIP per piccole, medie e grandi aziende e quindi a noi una domanda simile viene posta relativamente spesso e vogliamo rispondere direttamente da qui, dal nostro sito in modo che la gente che ha bisogno di informazioni le trovi semplicemente digitando la domanda su Google.
Questa è l’interessante risposta che abbiamo trovato su Yahoo! Anwsers: “Con una linea Telecom tradizionale puoi fare una sola telefonata in uscita, se chiedi il servizio di “Conversazione a 3”, durante una chiamata puoi farne una seconda, alternarti tra le due o parlare contemporaneamente con tutti e 2. Con una linea Telecom ISDN puoi usare due telefoni e fare la stessa cosa, quindi avere un telefono che parla con due destinatari e un secondo telefono con altri 2. Aggregando più linee tradizionali o ISDN puoi fare più telefonate in contemporanea, le linee ISDN BRI dispongono di due canali telefonici indipendenti, ma se ne hai bisogno esistono le ISDN PRI che possono portare tra 15 e 30 canali telefonici.”.
Se voleste invece avere una soluzione migliore, più economica e flessibile allora vi dovreste avvicinare al VoIP, ovvero al Voice Over IP, la tecnologia resa famosa da Skype che permette di usare Internet come canale comunicativo, escludendo di fatto la linea telefonica tradizionale.
Vi sono due tipologie di implementazione del VoIP nelle aziende: centralini telefonici IP (IP PBX), ultima generazione di centrali IP che sfruttano gli standard aperti per l’integrazione totale traffico Telefonico VoIP (Provider VoIP) ovvero telefonare sfruttando la rete Internet per ridurre i canoni mensili e le tariffe.
Ovviamente, per leggere i dettagli di queste tecnologie vi rimandiamo alle pagine interne dove troverete le specifiche, le funzionalità e le compatibilità oggettive.
In questi giorni si sta consumando una piccola rivoluzione nel mondo della comunicazione, una rivoluzione che anche se non notata da nessuno è certamente importante se non altro considerando chi compie le azioni di cui parliamo: sono infatti disponibili ufficialmente su Android Market i widget per il nuovo servizio di telefonia Google Voice, servizio che permette di parlare in VoIP attraverso glismarthphone Android.
E’ sempre più evidente come le telefonate e gli SMS, veicolati sempre più spesso attraverso Internet piuttosto che suRete telefonica tradizionale, siano destinati a diventare a costo zero, con buona pace di Telecom e compagni.
Infatti dopo Skype è stato tutto un fermento su quello che riguarda software per poter chiamare e inviare messaggi senza spendere (vedi Skebby ad esempio) il tutto sfruttando le nuove tecnologie di telecomunicazioni disponibili.
Il Google Voice Inbox widget consente di disporre dei messaggi vocali e testuali sulla schermata di standby del dispositivo mobile e selezionando l’anteprima di uno dei messaggi consentirà di aprire la Google Voice app.
Il Settings permette di gestire i parametri principali di Google Voice senza aprire l’applicazione.
Prima di comprare un cellulare, a questo punto conviene anche pensare che cosa potrebbe fare il cellulare stesso per farci risparmiare.
Internet e social network sono sempre più la stessa cosa.
A questa frase dovrebbe pensare oggi qualunque imprenditore che abbia intenzione di instaurare un rapporto con i propri clienti e potenziali tali, e che abbia voglia/necessità di investire nelle nuove tecnologie.
Se è vero come è vero che negli ultimi anni i social network sono diventati molto più di un fenomeno di costume, riuscendo ad essere la “Vox populi” che mai come oggi riesce a farsi sentire, è anche vero che le metodologie di comunicazione aziendale devono cambiare e rispecchiare il dinamismo e le regole che gli stessi social hanno fatto nascere, in una sorta di corollario non scritto.
E’ per questo cheMR Service, azienda che studia e progetta soluzioni avanzate nelle telecomunicazioni e nel VoIP, ha deciso di “scendere in piazza” e di usare “Il social” in maniera integrata ed integrale, con una pagina Facebookdedicata, una pagina costantemente aggiornata su tutto quello che gira attorno al mondo delle telecomunicazioni, un sito conuna sezione news in grande fermento e di grande attualità ed una attenzione particolare per la comunicazione con gli utenti, proiettano Mr Service nel mondo della socialità allargata, come è giusto che sia per una azienda proiettata verso il futuro.
Si fa un gran parlare di rete wireless al collasso, di rete mobile che non regge e di smartphone che “succhiano” tutta la banda a disposizione delle nostra povera rete di telecomunicazioni.
Ma tutto questo è vero o una bufala?
Il problema della “mancanza di spazio” non è per nulla nuovo in ambito Web e spesso viene tirato fuori con toni allarmistici: per fare un esempio, tutti gli anni viene riproposto il problema che lo spazio di archiviazione dati stia finendo, cioè che in termini di spazio vi siano dei problemi ad archiviare tutti i dati che l’umanità produce costantemente ed in modo sempre più massiccio, ma questa è palesemente da considerarsi una bufala se si considera che i device vengono costantemente prodotti con nuove e più performanti unità di memoria di massa, quindi il problema non sussiste.
Ma per le reti wireless è la stessa cosa?
Non troppo tempo or sono Corrado Calabrò, presidente Agcom, disse queste parole in Parlamento: “Troppi smartphone, troppe chiavette Internet e la rete mobile italiana rischia seriamente il collasso” e subito i gestori di telefonia mobile dissero che non era vero e che la situazione era sotto controllo.
Ma, stando alle ultime mosse delle compagnie, le cose potrebbero stare in modo diverso:
“3 Italia di recente, per ovviare ad un forte degrado delle prestazioni della sua rete mobile, ha di fatto imposto agli utenti un limite d’utilizzo non ben definito, atto a preservare la banda disponibile in caso di alto traffico. Wind ancora offre dei piani dati “No Stop”, ma superata quota 1GB di traffico, viene limitata la velocità a soli 32Kbit. Vodafone, sappiamo limita il VoIP e il tethering e così via un po’ con tutti i gestori.” oneadsl.it
Se le cose stanno così allora forse lo spazio delle frequenze è davvero saturo. Se ci pensiamo in effetti, la mole di dati che ci si scambiano oggi senza fili, paragonata anche solo ad un anno fa, è enorme ed in crescita esponenziale.
Quindi forse, in questo caso, le compagnie non erano del tutto oneste nel negare quanto detto da Calabrò e la soluzione, probabilmente, sarebbe quella di assegnare nuove frequenze in modo trasparente e competitivo, per non rallentare lo sviluppo della banda larga, del Web e del wireless in un Paese in cui la tecnologia è già pesantemente compromessa.
Le reti wireless sono diventate nel tempo una valida alternativa alle classiche reti LAN aziendali. Oggi come oggi sono addirittura indispensabili per alcune aziende che necessitano di maggiore mobilità all’interno dello stabile.
Con le reti wireless si possono integrare servizi in movimento come lettori di codice a barre, rilevatori RFID, videocamere IP, servizi VoIP, monitor WiFi e molte altre soluzioni, con tempi e costi inferiori alla media.
Caratteristiche Principali
Copertura del territorio: la fase più critica della progettazione di una rete wireless aziendale è lo studio del posizionamento degli Access Point (AP) per coprire i punti vitali in cui saranno utilizzate le applicazioni mobili. Con una installazione studiata ad hoc è possibile sfruttare al massimo le potenzialità delle onde radio permettendo così un’integrazione con la rete LAN cablata senza dover rivoluzionare l’intera rete esistente.
Scelta degli standard: le reti wireless si basano su protocolli di comunicazione standard così da poter integrare apparati di diversi produttori con la certezza di farli comunicare senza problemi. Per le reti attuali lo standard migliore per velocità e copertura è 802.11 n. Questo standard può arrivare a velocità di 300Mbps utilizzando la tecnologia MI-MO (multiple input, multiple output). Questo standard è retro compatibile, può quindi comunicare con gli apparati esistenti.
Sicurezza: spesso si è portati a pensare che le reti wireless non siano sicure per la gestione dei dati aziendali. Questo è vero se non si adottano algoritmi di sicurezza elevati o chiavi PSK(Pre-Shared Key) di difficile cifratura. Gli apparati di livello enterprise implementano soluzioniWPA e WPA2 senza diminuire le prestazioni di trasmissione dati.
Interoperabilità: la progettazione di una rete wireless, in aggiunta ad una rete LAN cablata, se basata su standard IEEE, ci permette di creare una struttura integrata per la gestione e il controllo di tutte le applicazioni presenti all’interno dell’azienda. Si possono avere sistemi di sicurezza WiFi combinati con soluzioni classiche. Applicazioni per smartphone che operano su dati aziendali grazie alla struttura progettata. Applicazioni voce (VoIP) che lavorano su apparati fissi e mobili.
Conclusioni
La progettazione e realizzazione di reti wireless standard sicure aiuta ogni azienda nel lavoro quotidiano allargando i confini classici degli apparati fissi e agevolando l’implementazione di nuove soluzioni. Telefoni WiFi, telecamere IP, computer portatili, netbook e smartphone lavorano insieme in background e senza l’intervento umano.
La produttività aziendale aumenterà, diminuiranno i tempi di attesa per la varie fasi di lavoro e la manutenzione sarà limitati a pochi interventi.
Noi ci crediamo e lo possiamo dimostrare !!!
Gli impianti telefonici sono le fondamenta dell’infrastruttura di comunicazione aziendale. Al giorno d’oggi devono supportare le comunicazioni voce e dati interne ed esterne all’azienda.
Devono permettere l’analisi e la gestione del traffico in tempo reale, la possibilità di essere aggiornate in modo semplice e senza investimenti troppo elevati. La tecnologia degli apparati attivi (centralino telefonico, switch, access point, etc…) cambia molto velocemente ma non possiamo ogni anno rifare gli impianti telefonici, dobbiamo progettarli pensando al futuro.
Un impianto telefonico nell’era del 2.0 è costituito da diversi elementi attivi e passivi:
cablaggio strutturato
apparati di sorveglianza
apparati di backup
Cablaggio Strutturato
Attualmente un impianto telefonico non è altro che un progetto di cablaggio strutturato in cui le tipologie di traffico sono diverse e contemporanee.
Per progettare un impianto adeguato bisogna prima conoscere le attuali applicazioni che la nostra azienda utilizza giornalmente. Applicazioni CAD/CAM, video sorveglianza, VoIP, soluzioni centralizzate di backup, server dedicati per la posta elettronica o il sito web.
Ogni applicazione utilizza una porzione di banda e può causare colli di bottiglia in cui tutto il traffico aziendale viene bloccato causando un danno economico. Dimensionando i mezzi di trasmissione (cavi in rame, fibra ottica, ponti radio) in base alla tipologia di cliente possiamo adattare l’impianto anche alle future evoluzioni delle applicazioni utilizzate o che saranno implementate in futuro.
Se ad esempio usiamo linee VoIP, che ci permettono di risparmiare sui canoni mensili, sulla stessa connessione in cui riceviamo gli allegati per i progetti, potrebbe capitare che un cliente con cui stiamo parlando non senta la nostra voce e che abbia un riscontro negativo della nostra azienda.
Se ogni volta che dobbiamo salvare un file di grosse dimensioni sul server dobbiamo aspettare diversi minuti non potendo continuare il nostro lavoro, abbiamo una perdita di guadagno.
Un’altro aspetto fondamentale di ogni impianto telefonico è la certificazione di tutte le prese utente e degli armadi di smistamento. Esistono diversi standard internazionali, riconosciuti anche dalle agenzie assicurative, che devono essere seguiti e verificati tramite strumenti elettronici di precisione che ne confermano la qualità. Per essere a norma gli stessi strumenti devono essere calibrati ogni volta che si supera un numero di test annuali.
Apparati di sorveglianza
Gli apparati di sorveglianza sono sistemi attivi che monitorano gli eventuali guasti che possono presentarsi nell’impianto telefonico.
Ogni apparato collegato in rete come gli switch, il centralino telefonico, le video camere IP, etc, posso essere monitorate tramite protocolli standard di segnalazione che notificano diversi eventi ad un controllore centrale.
Questi protocolli, se gestiti da applicazioni dedicate, ci consentono di formare i clienti in modo tale da essere avvertiti in caso di iniziali problemi fisici all’impianto stesso.
Un classico problema potrebbe essere la porta dello switch che collega uno dei server aziendali che inizia a fare i capricci. Con un sistema di monitoraggio siamo in grado di accorgerci immediatamente del guasto e intervenire prima che il flusso di lavoro aziendale venga totalmente bloccato o prima della perdita di dati importanti
Con questi sistemi si può tenere sotto controllo anche la banda interna dell’azienda, monitorando il flusso dei dati e analizzando gli eventuali problemi di traffico da e verso alcune zone dell’impianto.
Apparati di backup
L’ultimo passo per vivere sonni tranquilli e per non perdere soldi dovuti ai guasti interni all’azienda, è la pianificazione dei sistemi di backup.
Il backup è una parola molto usata nel mondo informatico, tutti infatti abbiamo il backup delle offerte sul server, il backup della posta elettronica, il backup della rubrica etc.
Pochi però hanno pianificato un backup delle linee esterne, un backup dei router che ci connettono ad Internet, un backup della fibra ottica, etc …
Lo studio di soluzioni di backup permette ad un’azienda di sopravvivere in caso di guasti esterni o interni. Avere l’acesso ad Internet bloccato per un giorno intero è una grossa perdita di guadagno. Con una linea di backup si può ovviare in pochi minuti al problema.
Se invece viene tagliata la fibra ottica, durante un lavoro di ristrutturazione interna, la progettazione di un anello di backbone fra gli switch principali e la sala macchine (CED) ci permette di essere avvisati dai sistemi di monitoraggio ma di non perdere nessun dato e di essere immediatamente operativi grazie all’auto apprendimento dell’impianto.
Conclusioni
Spesso gli impianti telefonici vengono progettati su carta, addirittura prima che venga decisa quale azienda occuperà lo stabile. In questo modo non si possono effettuare tutte le analisi necessarie a coprire i bisogni e soprattutto le specifiche di progetto.
Non si può sviluppare un progetto base di impianto telefonico che vada bene per tutti i clienti presenti e futuri, ogni azienda ha le sue specifiche e le sue possibili evoluzioni.
Dopo molti anni di progettazione e di assistenza verso i nostri clienti abbiamo standardizzato la nostra fase di sviluppo degli impianti telefonici, il tutto parte però dall’analisi del cliente con cui stiamo collaborando e delle sue applicazioni interne.
Da qualche tempo ormai siamo circondati dal famoso mondo del Web 2.0, pochi sanno però che esiste anche il Centralino 2.0 !!!
Il Centralino 2.0 è il nuovo modo di comunicare con i nostri colleghi e con i clienti, ci permette di essere contattati ovunque e in qualunque momento ma solo da chi vogliamo noi.
Quante volte ci è capitato di avere necessità di essere contattati da un collega o da un cliente ma essendo fuori ufficio non ci siamo riusciti?
Quante volte abbiamo per sbaglio il cellulare scarico e aspettiamo la chiamata tanto attesa o il fax di conferma dell’ordine?
Il Centralino 2.0 ci permette di configurare una serie di servizi e funzioni specifiche per adattare il sistema di comunicazione aziendale alle esigenze degli utenti del web 2.0
Un esempio potrebbe essere la possibilità di avere accesso via internet alla propria casella vocale. Oppure la gestione dei fax personali direttamente dal web.
Altre opzioni potrebbero essere quelle di avere una lista di contatti abilitati a chiamarci ogni giorno e ad ogni ora. Se non si è in questa lista si riceverà un bel messaggio personalizzato in cui avvertiamo che anche per noi è sabato e che siamo al mare e rilassarci.
Questi sono solo alcuni degli esempi delle funzionalità che il team di MR Service può studiare per voi.
Noi siamo pronti, volete provare?
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