La voce di qualità nelle telefonate VoIP
Una cosa è fondamentale all’interno dell’ecosistema della comunicazione, ovvero il riuscire a comunicare.
Vista così potrebbe sembrare una frase banale ma riflettendoci un attimo non lo è per nulla: quando nacquero i primi modem, oppure diciamo quando l’evoluzione ci portò all’interno dei computer i modem a 56k, si poteva comunicare certo, ma non la si poteva chiamare società dell’informazione ne tanto meno si poteva nemmeno immaginare che cosa fosse la comunicazione che viviamo oggi.
Allo stesso modo, le telefonate via IP erano virtualmente impossibili a causa del lag, del ritardo o della qualità bassissima della comunicazione stessa.
Proprio qua sta il punto: ad oggi visto che le nostre reti sono abbastanza veloci da passare tutti i dati voce che vogliamo, quello verso cui dobbiamo andare è il miglioramento della qualità del segnale stesso, di quello che in definitiva si traduce come migliorare la nostra voce attraverso i dispositivi.
“Le condizioni di traffico sulla rete, infatti, possono far sì che i pacchetti trasmessi dalla sorgente arrivino a destinazione in un ordine differente, subiscano ritardi variabili oppure vengano perduti. Uno dei metodi comunemente impiegati per ripristinare la sequenza corretta dei pacchetti e per minimizzare gli effetti della variazione del ritardo di propagazione — il cosiddetto jitter — consiste nell’utilizzare i jitter buffer.
Nonostante la diffusione del loro utilizzo, non esiste alcuna specifica standard per l’implementazione dei jitter buffer, come d’altronde non esiste un’unica soluzione che vada bene in ogni situazione, essendo la gestione dei jitter buffer strettamente correlata all’applicazione in esame e alle condizioni in cui viene utilizzata. “ (fonte)
Vediamo quindi che la strada da seguire è quella del migliorare quello che i nostri sensi possono percepire e fare si che questo avvenga con degli algoritmi matematici ed informatici è del tutto normale in quella che è davvero diventata la società dell’informazione a tutti gli effetti.