PC come “Personal Cloud”
L’era del Personal Computer si sta per concludere e sta lasciando il posto all’era del Personal Cloud. Ovviamente questo non significa che il pc stia cadendo in disuso (checché ne dicano i devoti di Apple).
In un interessante post sul blog internazionale di Alcatel-Lucent, si parla del cambiamento che si sta verificando nell’uso del computer (MAC o PC che sia). La causa maggiore del cambiamento in questione è la diffusione esponenziale di smartphone e tablet . Una diffusione che è trainata da diversi fattori: le abitudini dei nativi digitali che stanno facendo il loro ingresso nel mondo del lavoro, le richieste dei consumatori, la necessità maggiore di mobilità e, soprattutto, l’uso dei servizi cloud a livello personale.
Come ben sappiamo, l’uso del personal cloud permette di “svincolarsi” dal supporto, facendoci accedere alle informazioni di cui abbiamo bisogno, indipendentemente dal computer che utilizziamo e dal luogo in cui ci troviamo. Cambiando le esigenze (e le preferenze) delle persone, nella vita pubblica e nella vita privata, anche le aziende sono costrette a rivedere i propri modelli di business e la propria routine lavorativa.
La diffusione del fenomeno del BYOD ne è una dimostrazione. E rappresenta una nuova sfida per il dipartimento IT aziendale.
Lavorando con un dispositivo personale, il dipendente si aspetta di poter accedere ad applicazioni e dati aziendali, ovunque si trovi. All’azienda il compito di trovare un equilibrio tra le esigenze di flessibilità e mobilità dei lavoratori di oggi e la sicurezza dei dati, oltre al contenimento dei costi. Come? Usando servizi di comunicazione e infrastrutture di rete in grado di supportare questo cambiamento.