Rete wi-fi libera. Come proteggere i propri dati?

Spesso nei nostri post ci capita di parlare di lavoro in mobilità (quasi sempre a dire il vero) e degli strumenti a disposizione di aziende e dipendenti per soddisfare queste esigenze, come la suite OpenTouch di Alcatel-Lucent. Tuttavia la necessità di essere sempre connessi è indipendente da esigenze lavorative. Siamo così abituati a essere sempre disponibili e a comunicare con le nostre cerchie di amici e familiari che, anche quando ci muoviamo per vacanza, il primo pensiero va alla disponibilità di una rete internet.
Proprio per questo motivo sempre più strutture ricettive (secondo HotelChatter il 64% degli hotel in tutto il mondo) si stanno attrezzando per mettere a disposizione dei visitatori reti wi-fi, così come aeroporti, stazioni e molte città. Molte di queste reti, però, sono Open WiFi e quindi non offrono nessuna misura di protezione contro attacchi.
Con le competenze necessarie, chiunque può entrare in possesso di tutto il traffico in transito in una rete wi-fi aperta. Anche in caso di WPA (Wi-fi Protected Access), non possiamo ritenere completamente al sicuro i nostri dati, visto che molto spesso il punto di accesso non viene configurato e, nei casi in cui lo sia, i criminali informatici riescono con facilità a creare un accesso duplicato.
Considerando che i nostri dispositivi mobili contengono tutte i dati sensibili della nostra identità digitale, diventa di primaria importanza pensare a come difendersi da questi attacchi.
Soprattutto quando dobbiamo far circolare delle informazioni aziendali. L’unico modo per connettersi in tutta sicurezza ad una rete wi-fi libera è utilizzare una VPN (Virtual Private Network), tramite cui accedere alla rete aziendale.

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