Mobile e intelligente: il lavoro si evolve con la tecnologia

telelavoroLa diffusione di nuove tecnologie sta modificando sempre più il mondo del lavoro, introducendo quello che possiamo chiamare “lavoro intelligente”. Il telelavoro e il BYOD hanno permesso di aumentare la flessibilità dei lavoratori e di guadagnare in termini di competitività. I numeri parlano chiaro: si stima un aumento medio della produttività dal 5,5% grazie al telelavoro, mentre sistemi di video conference e device mobile permettono alle aziende di risparmiare fino a 10 miliardi di euro.
Nonostante queste cifre siano davvero invitanti, in Italia le aziende sono in ritardo rispetto al resto d’Europa. Eppure, complice la crisi, si notano i primi segnali positivi: i telelavoratori sono aumentati dell’8%, mentre si stima che nel 2015 un’azienda su tre abbraccerà il BYOD, consentendo ai dipendenti di utilizzare i propri dispositivi mobili anche a scopo lavorativo.
A frenare la diffusione del telelavoro in Italia, non sono le tecnologie, quanto il legame con policy organizzative e modelli di impresa tradizionali e poco flessibili.
È, quindi, una questione di cultura prima che di legislazione. La legislazione italiana, infatti, contempla il telelavoro dipendente, sebbene non abbia mai incentivato la sua diffusione. Il primo ostacolo da superare è allora la visione ormai superata di lavoro gerarchico, cosa che è difficile da fare soprattutto nelle PMI. E questo spiegherebbe il perché nelle grande aziende, flessibilità e telelavoro sono rispettivamente il triplo e il doppio delle PMI.
Secondo i dati diffusi dall’“Osservatorio Smart Working“, School of Management del Politecnico di Milano, nel prossimo biennio, il 71% delle grandi aziende prospetta di incrementare il budget da investire in dispositivi e UCC. Questo dato rappresenta un passo importante nella direzione dell’innovazione tecnologica, che intraprenderanno anche le medie piccole imprese.
 

Aziende in mobilità: le soluzioni Alcatel

mobilita_aziendaleCi è già capitato di parlare di BYOD (Bring Your Own Device), ossia la tendenza, adottata da sempre più aziende all’estero ma anche in Italia, a consentire ai dipendenti di utilizzare i propri dispositivi mobili anche per lavoro. Il BYOD permette alle aziende, soprattutto quelle con una rete vendita sviluppata, un considerevole risparmio sull’hardware e, al tempo stesso, permette ai dipendenti di non doversi giostrare tra dispositivi con diverse impostazioni, numeri telefonici e applicazioni.
Il BYOD si sta diffondendo principalmente per due ragioni: da una parte la diffusione di smartphone e tablet tra i consumatori; dall’altra la crescente mobilità dei dipendenti, che spesso lavorano da casa o viaggiano spesso e hanno bisogno di essere facilmente raggiungibili e di molta flessibilità. Internet e il cloud computing hanno reso possibile tutto ciò, contribuendo a svincolare la forza lavoro da archivi cartacei e scrivanie.
Proprio per soddisfare il bisogno di flessibilità, Alcatel-Lucent ha sviluppato OpenTouch Suite for SMB e le diverse soluzioni mobility che supporta. OmniPCX Office RCE supporta soluzioni di comunicazione sui più diffusi sistemi operativi per smartphone, grazie a MY IC Mobile un’applicazione (disponibile gratuitamente per iOS e Android), che permette di collegare il proprio dispositivo alle infrastrutture aziendali, di gestire le chiamate e di trasferire facilmente le chiamate dal cellulare al telefono dell’ufficio.
Tutto ciò per garantire la continuità del lavoro indipendentemente dal luogo in cui ci si trova. Allo stesso modo, My IC Web for Office è una componente della piattaforma di Unified Communication OmniPCX Office RCE che consente l’accesso mobile alle applicazioni di comunicazione da qualsiasi PC. Le soluzioni DECT e IP DECT di Alcatel-Lucent semplificano, quindi, il lavoro, migliorando la comunicazione e l’accesso alle informazioni aziendali, ma anche la sicurezza, grazie a una serie di funzionalità, come notification server o opzioni di funzioni “Uomo a terra” per la rete vendita.
 

Mobilità e social network facili per le PMI

comunicazione multi-deviceIl passaparola è sempre stato uno strumento di persuasione tra i più efficaci e ora la tecnologia lo ha reso ancora più potente. Da sempre, i consigli di amici e conoscenti influenzano le nostre scelte di acquisto, indirizzandoci o allontanandoci da prodotti e brand e, se in passato la portata del passaparola era ridotta alle chiacchiere faccia a faccia, con il passare del tempo i modi di comunicare si sono moltiplicati.
Con la diffusione capillare della rete internet, esprimere il proprio parare, raccontare la propria esperienza di consumo e influenzare una cerchia sempre più allargata di persone diventa sempre più semplice e immediato, attraverso blog, forum, portali di recensioni e, in primis, social network.
Per questi motivi, oggi più che mai è importante per le aziende, dalle più grandi alle più piccole, cogliere l’opportunità offerta dalle nuove tecnologie, non solo tenendo monitorati questi nuovi strumenti di comunicazione, ma anche partecipando attivamente alla grande piazza virtuale rappresentata dai social network. Assieme alle possibilità di raggiungere i propri clienti e fornitori, però, con l’aumento delle piattaforme, si moltiplicano anche gli sforzi per gestire la comunicazione.
Proprio per questo, Alcatel-Lucent ha pensato a una soluzione per garantire alle PMI un’infrastruttura di rete affidabile, che permetta l’interazione di canali di comunicazione differenti. Nasce così OpenTouch Suite for SMB, per fornire ai dipendenti nuove funzionalità, in grado di soddisfare le recenti esigenze di integrazione dei social network. La nuova applicazione My IC Social Network, ad esempio, permette ai dipendenti di comunicare con i più diffusi social network tramite un plugin per Outlook.
Grazie a soluzioni come questa, Alcatel-Lucent facilita la condivisione di contenuti aziendali, tramite i canali social ufficiali e quelli dei propri clienti e partner.

Cloud e BYOD spinti dalle vendite di smartphone

applicazioniCome sempre, il percorso che porta un’innovazione tecnologica ad affermarsi come paradigma passa per l’adozione dal pubblico di massa.
E in questo senso, la diffusione di smartphone e tablet rappresenta una spinta importante per l’adozione dei servizi cloud, tanto nel privato quanto nella vita lavorativa. I dati di vendita comunicati da Apple attestano numeri record per quanto riguarda la domanda dei suoi prodotti (in particolare l’iPhone 5S, secondo Tim Cook, CEO di Apple, il “miglior lancio di iPhone di sempre, con più di nove milioni di nuovi iPhone venduti”) e confermano quanto i nuovi dispositivi siano diffusi a livello mondiale.
In Italia, per esempio, gli smartphone hanno rappresentato il 55% delle vendite nel segmento dei dispositivi mobili, superando i cellulari. E il telefono sempre più intelligente viene usato sempre meno per telefonare e sempre più per navigare, accedere ai social, controllare la mail, giocare. Tutto grazie ad app, tutto grazie a servizi Cloud.
Questo scenario comporta, inevitabilmente, un effetto traino sull’uso del cloud computing, contribuendo ad abbattere la diffidenza (relativa soprattutto agli aspetti di privacy e sicurezza). Questa situazione porterà presumibilmente nuovo impulso anche alla diffusione del BYOD (Bring Your Own Device) all’interno delle aziende. Secondo Gartner, il 38% delle aziende prevede di abbandonare l’uso del telefono aziendale, permettendo ai dipendenti di usare i propri dispositivi entro il 2016.
Grazie alla diffusione delle reti cloud nelle aziende, infatti, è possibile far dialogare diversi dispositivi e rendere disponibili dati anche in mobilità.

Database Access e rubrica: come integrare con il centralino aziendale

rubrica-centralizzata-nethesisCon l’avvento delle tecnologie IP e quindi del VoIP si è passati immediatamente al concetto delle UC Unified Communications. In poche parole la tecnologia vorrebbe che fossimo sempre disponibili ovunque siamo e usando qualsiasi tipo di dispositivo. Tutto bello e tutto utile ma nella realtà come stano le cose?
Molte delle aziende non hanno tutta questa necessità di essere sempre connesse, non hanno dipendenti o agenti che viaggiano in tutto il mondo e devono essere connessi alla sede centrale per reperire informazioni in tempo reale.
Ma quindi cosa serve alle aziende?
La cosa più semplice in questo mondo iper connesso e tecnologico, la rubrica aziendale integrata con il centralino telefonico. Poter cliccare su un numero che leggiamo sul pc e far partire una chiamata dal proprio telefono sulla scrivania è un’operazione talmente semplice che pochi hanno sviluppato ad un costo accessibile alle nostre PMI.
Con le soluzioni Nethesis abbiamo configurato e stiamo usando proprio questa funzionalità tramite il CTI presente nel centralino IP.
Lo scenario più diffuso che stiamo incontrando è questo: il cliente ha per anni usato un database Microsoft Access per inserire tutti i nominativi dei clienti e dei fornitori. Questa rubrica è la più completa e soprattutto la più preziosa per il suo business. Con un singolo click chiama ogni nominativo presente sia verso numeri fissi che cellulari. Il PBX si occuperà di decidere da quale linea far passare la chiamate in base alle politiche di costo scelte in precedenza.
La funzionalità interessante è che il cliente continua ad usare il database Access, quindi può aggiungere nominativi, modificare nomi e numeri e cancellare interi contatti. Lo script che sincronizza le rubriche si occuperò di andare a prendere tutti i dati due volte al giorni e renderli disponibili ai telefoni dell’ufficio e al sistema CTI integrato.
Usando il CTI rimane anche traccia di tutte le chiamate fatte a quel singolo contatto avendo così la storia delle ultime telefonate e per chi non ha un sistema ERP o CRM è un semplicissimo modo per essere preparati durante la trattativa con un nuovo cliente.
Quindi se avete Access e volete integrarlo con il centralino chiamateci.

La comunicazione aziendale passa anche attraverso i video

videocameraIl video sta diventando una risorsa sempre più importante nella comunicazione. Servizi come Youtube e Vimeo e, più recentemente, social network come Vine e Istagram hanno sdoganato questo modo di comunicare, rendendolo alla portata di tutti. Anche, e soprattutto delle aziende, che stanno scoprendo l’immediatezza delle immagini ed esplorando questo nuovo strumento, per far conoscere la propria realtà aziendale a clienti e potenziali tali. Dal semplice intrattenimento al più tradizionale concetto di video istituzionale o advertising, passando per i video-tutorial.
Insieme a questo trend si sviluppano esigenze in termini di IT, a cui Alcatel-Lucent risponde con il sistema OpenTouch Video Store (Otvs). Sfruttando la tecnologia dei Bell Labs, Alcatel-Lucent agevola l’utilizzo dei video come risorse aziendali e permettendo l’accesso istantaneo a questi big data. Otvs è una soluzione video hosted Software as a Service (SaaS) cloud-based, che fornisce ai dipendenti un canale video aziendale simile a YouTube. Questi potranno così creare e condividere contenuti video, sicuri e riservati, in modalità hosted, tramite qualsiasi dispositivo dotato di videocamera e da qualsiasi sede aziendale.
Unendo a Otvs la suite OpenTouch si avrà a disposizione un sistema multimediale completo, con una migliore user experience, in quanto l’accesso e la condivisione dei video sarà possibile in modo più capillare. In poche parole, grazie a Otvs tutti i dipendenti, i clienti e i fornitori diventeranno non solo spettatori della nostra tv aziendale, ma ne saranno anche i creatori di contenuti.

Il doppino telefonico è ancora nel cuore degli italiani

telefonoL’Italia è famosa per aver la più alta densità di telefoni cellulari per abitante al mondo. Chi ne ha due e chi addirittura tre. Secondo le statistiche sembrerebbe che l’italiano medio abbia del tutto abbandonato il “normale” doppino telefonico; invece no!
Secondo una ricerca di Facile.it il 57% degli italiani non rinuncerebbe mai alla sua linea telefonica casalinga, a patto che abbia l’ADSL. E’ quello il motivo trainante per rimanere legati ancora al rame. Secondo i ricercatori chi sceglia la linea dati lo fa in base alle prestazioni: il 48% cerca le alte prestazioni e in base alla tariffa il rimanente 40%. Contrariamente da quello che si pensa solo il 12% è disponibile a Read more

Sicurezza e Comunicazioni Unificate: le regole di buona condotta

Sicurezza
Abbiamo più volte evidenziato i vantaggi della comunicazione unificata per le aziende e del BYOD, in termini di accessibilità e mobilità, di risparmio e di produttività. Oggi ci vogliamo soffermare sulla questione della sicurezza, che riguarda tutti i dati e le operazioni on line, soprattutto se parliamo di dati aziendali.
All’aumentare dell’accessibilità e delle possibilità offerte dalla tecnologia, aumentano anche le minacce legate alla sicurezza e i nostri dati, privati e non, non sono mai stati tanto in pericolo. Spetta, dunque, alle aziende e ai singoli professionisti porre maggiore attenzione per proteggere le loro comunicazioni. Questo discorso riguarda maggiormente le PMI aziende che non hanno grandi risorse da destinare e che quindi hanno bisogno di soluzioni efficaci e semplici.
Oltre a software specifici, ci sono piccole accortezze quotidiane che possono aiutare: ricordiamole insieme.
Iniziamo dalle password: spendete un paio di minuti a pensare a una password che sia sicura e fatelo ogni volta che dovete crearne una. Avere una password unica per tutti gli accessi o usare il proprio nome equivale a mettere un pop up con la scritta “Benvenuti hacker. Qui dati sensibili”.
Mantenevi aggiornati: aggiornare i software vuol dire non solo usufruire di nuove features o rimuovere eventuali bug, ma anche avere sempre la versione più sicura, ossia (generalmente) l’ultima rilasciata.
Un’altra buona abitudine è quella di configurare sempre i “privacy settings” di servizi come Google e dei vari social network e di navigare in HTTPS: alcuni siti la usano di default, su altri la si può impostare (HTTPS Everywhere, per esempio, è un’estensione che può fare al caso vostro).
Il nostro ultimo e più importante consiglio è di usare sistemi di sicurezza dedicati e strutturati appositamente per servizi di comunicazioni unificate.

BYOD: dalle aziende alle scuole

St. Anne's CollegeIl caso del prestigioso college inglese St. Anne’s College, che segue l’esempio della University of Portsmouth, dimostra di come la tendenza del BYOD stia valicando i confini delle grandi aziende per coinvolgere diverse realtà, come quella dell’istruzione. Read more

Il valore delle Comunicazioni Unificate per le PMI

opentouch video collaborazioneSempre più PMI puntano sulla Collaborazione e Comunicazione Unificata (UCC). A svelarlo è una ricerca internazionale commissionata da Aastra e condotta da Frost & Sullivan su 315 aziende partner, allo scopo di comprendere l’adozione dei servizi real-time di comunicazione (l’Instant messaging (chat), VoIP, videoconferenza ecc) e i benefici percepiti dalle PMI. Read more